SWITCH-OFF TOSCANA, Passaggio al digitale terrestre anticipato a giugno 2011

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view post Posted on 1/2/2011, 16:54
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Chimico

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Digitale terrestre
"in Toscana arriva a giugno"

L'annuncio è stato dato stamani da Oreste Giurlani, presidente delle comunità montane
"Doveva esserci nel 2012, non siamo pronti"


Potrebbe avvenire a giugno, con quasi un anno di anticipo rispetto alle previsioni iniziali del primo semestre 2012, il passaggio al digitale terrestre in Toscana, che però è al momento impreparata a questo cambiamento. E' quanto reso noto oggi a Firenze dal presidente di Uncem Toscana e vicepresidente nazionale dell'associazione delle comunità montane Oreste Giurlani.
"In questi giorni - ha spiegato - abbiamo avuto degli incontri a livello nazionale in cui ci è stato comunicato che il passaggio dalll'analogico al digitale avverrà molto probabilmente a giugno. Questo è preoccupante perchè il passaggio doveva avvenire, invece, nel primo semestre 2012, e in Toscana non siamo pronti".
Secondo Giurlani il cambiamento, in gergo 'switch-off', creerà "problematiche agli utenti e anche alle emittenti televisive, specie quelle locali". In particolare, ha sottolineato, "quando avverrà il passaggio, sarà definitivamente 'spento' il segnale analogico, e il rischio è che ci siano fette di territorio non coperte dal digitale e che non potranno vedere la televisione. Allo stesso tempo dovremo fare in modo che i cittadini si dotino della necessaria attrezzatura" come decoder o televisioni con decoder incorporato".
Per questo, ha aggiunto, "come Regione e Uncem Toscana stiamo attivando un apposito tavolo con le emittenti e i Comuni per risolvere gli eventuali problemi, e cercheremo di far capire al Governo che servono risorse" apposite.
 
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Sfida fra emittenti toscane
arriva il digitale terrestre

Non sono molte le emittenti pronte ad affrontare il passaggio dall'analogico
Mancano dotazioni tecniche e risorse finanziarie


SE PROVATE a domandare in giro una cosa del tipo: e adesso che succede? Sappiate che sarà difficile ottenere una risposta chiara che vi introduca nell'era digitale. Perché se il telefonino è in 3G e il cinema in 3D, la tv locale per ora è in 3 lettere: Boh. Iniziamo dalle certezze. O pseudo tali. Tra non molto arriverà lo switch-off anche in Toscana, una delle ultime regioni della lista. Sì, ma quando, esattamente? Risposta: non è chiaro neanche questo. Il decreto ministeriale datato 2008 parlava di primo semestre 2012 come termine ultimo per il passaggio delle 40 tv locali toscane dall'analogico al digitale.
Ma si sta discutendo seriamente di un possibile anticipo all'autunno 2011. Così vuole il governo. Un problema in più per quasi tutte le emittenti. C'è chi non vede l'ora (pochissimi) e chi fa due conti e prova quella strana sensazione che potrebbe provare chi è chiamato a investire soldi per organizzarsi un funerale degno di questo nome.
L'immagine forse è troppo forte, ma basta guardare cosa sta accadendo nelle regioni dove il digitale terrestre è già una realtà per capire che se non sei attrezzato come si deve a sparire dall'audience ci metti un attimo. Non a caso nelle prossime settimane partirà una protesta via spot a livello nazionale proprio su questo argomento. Nell'elenco delle tv toscane che ricevono gli incentivi governativi (circa 5 milioni all'anno complessivi), non sono molte quelle pronte ad affrontare la grande guerra del digitale terrestre, quella dove Mediaset si prepara a conquistare nuovi spazi di audience e immensi territori commerciali, quella dove mister Murdoch (che fino al 2012 deve restare fuori per legge dai giochi), cerca alleati per preparare il prossimo sbarco sulla terra.
«Io sono pronto, mi basta premere un pulsante e il gioco è fatto», dice Boris Mugnai, ruvido e simpatico proprietario di Rtv 38, la tv che da Figline irradia il segnale in tutta la Toscana puntando soprattutto su una informazione di qualità e sull'aggiornamento tecnologico, quello che serve per non farsi trovare spiazzati nel gran giorno dello switch-off. «Ho investito 3 milioni di euro dal 2003 per farmi trovare preparato. Digitale in alta frequenza, digitale in bassa frequenza. Poi arriverà l'alta definizione». Nel frattempo Mugnai ha già messo su le sue tre pay tva luci rosse, perché gli affari sono affari e mica è colpa sua se il sesso in tv è una garanzia. Ma il sogno di Boris è quello di costruire una rete capillare sul territorio, là dove l'informazione "Glocal" potrebbe diventare il nuovo terreno di scontro nel giorno in cui Mediaset decidesse di investire su tg regionali spinta anche da motivazioni politiche. Più o meno lo stesso il ragionamento seguito dal gruppo Poli (Italia 7, 8 Toscana e Rete 37).
Anche qui si punta sull'informazione. E, come per Rtv 38, il nodo dei contenuti non dovrebbe rappresentare un dramma. Perché poi, oltre al problema economico di aggiornamento tecnologico (la maggior parte delle tv digitalizzerà l'alta frequenza ma non gli studi), il grande problema delle piccole tv sarà quello di mettere insieme le idee per riempire i canali che si troveranno a gestire, anche perché se questi resteranno vuoti per assenza di idee e materiale, per legge scatterà la revoca delle concessioni statali. E così c'è chi cerca nuove alleanze sui contenuti, scambi di produzioni, organizzazione di possibili e impossibili canali tematici. Per non parlare dell'idea di replicare in differita su più canali lo stesso palintesto. La confusione, evidentemente, è generale e tutti guardano agli enti e alla politica in attesa di risposte. Di sicuro la rivoluzione del digitale terrestre è destinata a ridurre drasticamente il numero delle tv sparse sul territorio.
Il concetto non è poi così diverso da quello che accade ai negozi al dettaglio alle prese con l'espansione dei centri commerciali. In più la ghigliottina arriva in coincidenza con una crisi generale e con realtà in grande difficoltà come quella storica di Canale 10, ex tv di Cecchi Gori passata poi al gruppo Lagostena e adesso in procinto di passare a una società che parrebbe in qualche modo legata al Pdl.
Nei prossimi giorni tutto dovrebbe essere più chiaro. Nel frattempo, però, la ex tv di Cecchi Goriè rimasta piantata nella palude analogica. E i dipendenti, come quasi tutti i 559 che lavorano nelle tv locali toscane, si ripetono da tempo la stessa domanda:e adesso? La risposta per ora resta criptata. Attrezzarsi di decoder, please.
 
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Antenna 5 all'arrembaggio:
"Troppe incognite per le piccole"

Parla la direttrice della tv empolese nata nel 1978: "C'è il rischio di veder dimezzato l'audience"

EMPOLI - Miriam ha i capelli castani a caschetto e un'aria da tipa tosta ma parecchio simpatica. Lei ci guida nei piccoli studi di Antenna 5, televisione di famiglia messa su dal padre insieme ad altri soci nel 1978 (3 maggio, l'inizio dei programmi), quando la tv privata era una specie di astronave affascinante pronta a partire verso un chissà dove pieno di colori, di luci, di notizie, di musica e di affari, perché no. Miriam Falai adesso siede dietro la sua scrivania, alle sue spalle un tramonto rosso fuoco che trasforma in una scenografia intrigante perfino il malinconico sky line della periferia industriale di Empoli West. Le sue mani giocano nervose. E lei dice: «Tutti noi amiamo questa avventura. Ma non c'è giorno in cui io non mi ponga la stessa domanda: ma chi ce lo fa fare?». Già, ma chi glielo fa fare? Dopo 32 anni di vita analogica faticosa ma dignitosa, il futuro inizia a somigliare a un buco nello stomaco. Digitale terrestre: sì, certo, tutto very cool. E inquietante, però. Quasi da perdere il sonno. «Manca poco. Forse pochissimo. E nessuno di noi ha le idee chiare. Sappiamo solo che dobbiamo spendere. Ma poi?».
Poi si ricomincia da sotto zero. E più sei piccolo e più rischi di perderti nel grande deserto dei canali digitali. «Solo l'idea che i tuoi affezionati debbano ritrovare la sintonia crea un sacco di problemi. Sembra un dettaglio, ma non è così». E poi le spese da sostenere e l'esempio di cosa sta accadendo altrove, là dove il digitale è già partito. Per i piccoli l'audience è quasi dimezzata, e poi ci sono tutti quei canali da riempire non si sa bene con cosa. «Noi stiamo ancora discutendo su come sostenere le spese per aggiornarci dal punto di vista tecnico.
Poi prenderemo delle decisioni su tutto il resto, sui contenuti». E allora una cosa per volta. «Sì, certo, uno può anche provare a risparmiare per lavorare sull'alta frequenza, ma poi? No, non conviene. Nella fase di sperimentazione avevamo preso apparecchiature a basso costo. Una delle macchine si è rotta, l'abbiamo spedita ad aggiustare e dopo due mesi ci hanno detto: niente da fare, la dovete ricomprare». Made in China no grazie, quindi. E allora uno spende.E continuaa chiedersi chi glielo fa fare. «Io sono a capo di questa tv da quando mio padre siè ritirato. In praticaè una gestione familiare. Ho quattro sorelle e un fratello. Tutti in qualche modo stanno dietro a questa azienda, dall'amministrazione alle pratiche legali. I dipendenti, in tutto, sono sette. Il mercato è in crisi, nessuno in questi anni si è mai mosso per dare una mano alle tv locali. Anzi, semmai si è cercato solo di ostacolarle. Noi dallo Stato prendiamo 20 mila euro all'anno. Una miseria. E poi, mi chiedo: ma io con sei canali che ci faccio?». Eccoci al punto due del manuale del grande caos digitale terrestre. «Diciamo che già utilizzarne tre sarà un problema. Tanto per essere chiari: qui non facciamo televendite per scelta. Cerchiamo di produrre programmi di interesse locale. Storie di personaggi, reportage su luoghi da valorizzare. Poi l'informazione e lo sport. Potrei anche fare un canale sportivo. Non solo l'Empoli, dico.
Posso chiedere a tutte le società della zona di inviare filmati. Ma poi tagliare e montare il tutto implica un lavoro di post-produzione pazzesco». Insomma, ci sta che poi un gruppo di tv si metta d'accordo per scambiarsi programmi. O magari, come tutti sperano (spesso pregando), che qualcuno chieda in affitto le frequenze. Intanto però qui i ragazzi della redazione e quelli in regia continuano a lavorare col sorriso di chi ci sente per davvero. La piccola astronave partita più di trent'anni fa verso sogni dorati adesso punta solo a reggere i colpi di una guerra impossibile. E qui a Empoli West il dubbio diventa un grido verso quel cielo rosso fuoco: hey, ma chi ce lo fa fare? Già.
 
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7 novembre, via al digitale terrestre
condannate al buio le tv di 60 comuni

Negata la proroga, la rivoluzione in un mese. Ok alla legge speciale. Ripetitori da adeguare e sindaci senza soldi. Anche a Firenze problemi per alcuni palazzi

Il buco nero che rischia di inghiottire le immagini del nostro televisore domestico è sempre più vicino. Dal 7 novembre al 2 dicembre il digitale terrestre coprirà progressivamente il territorio toscano, cancellando ogni giorno un pezzetto di tv analogica e spaccando in due il mondo dei telespettatori, da una parte i salvati, quelli che vedranno tenente Colombo e Quelli che il calcio meglio di prima e dall’altra i sommersi nel buio totale, che non vedranno più neppure mamma Rai. A Firenze il Dday sarà il 18 novembre e anche in città si potrebbero contare decine di migliaia di vittime della carneficina digitale. La giunta regionale ha tentato di rallentare i tempi chiedendo al governo una proroga senza ottenerla. Non si ferma il conto alla rovescia verso lo switch off che segnerà la partenza della nuova era.
Novembre è alle porte e man mano che passano i giorni, cresce l’allarme. «Ci sono almeno 60 comuni su 287 che rischiano di non vedere più nulla», tuona Oreste Giurlani, presidente dell’Unione delle comunità montane. «Posti dove la copertura dell’analogico è stata fatta direttamente dalla pro loco, zone marginali dove ad installare i ripetitori sono state le stesse amministrazioni comunali per l’analogico. Adesso bisogna adeguare quei ripetitori per renderli idonei a recepire il segnale digitale ma ci vogliono circa 20 mila euro per ogni impianto e i sindaci in questo momento sono a corto di risorse. Come Uncem cercheremo di aiutarli ma un finanziamento della Regione sarebbe risolutivo».
Non si tratta solo di una questione tecnica, però, fa notare Giurlani. «Dobbiamo considerare il problema degli anziani, che rappresentano la fetta più grossa del pubblico televisivo e che hanno difficoltà a capire il cambiamento, anche là dove la copertura digitale già funziona. Senza contare le fasce deboli della popolazione come le famiglie disagiate o quelle che abitano nelle case popolari: i condomini spesso non sono attrezzati per ricevere il segnale. Nella stessa Firenze potrebbero esserci anche centomila persone in questa situazione».
Mentre l’Unione delle comunità montane ha avviato da una settimana un monitoraggio dei Comuni a rischio oscuramento, la Regione ha preparato una legge speciale per prevenire i disagi dei cittadini e dare una mano alle piccole emittenti locali. Il testo, che è stato discusso proprio ieri in consiglio regionale, aveva ricevuto il via libera della commissione Cultura presieduta da Nicola Danti ma con l’astensione del Pdl, che premeva per una maggiore quantità di stanziamenti e per una selezione severa tra tv “serie” ed emittenti che vivono grazie a cartomanti, vendite di prodotti curativi magici e servizi hot. In aula invece la legge è stata approvata dall’intero consiglio (con una sola astensione). Tra i suoi obiettivi principali il sostegno alle tv toscane, gli interventi a favore delle realtà territoriali più marginali, una campagna informativa sul nuovo sistema, accordi col volontariato e le scuole. La legge impegna poi la giunta regionale ad siglare accordi con le associazioni di categoria degli antennisti, per garantire che il passaggio non porti a comportamenti di tipo speculativo. «Sarebbe stato meglio attendere il 2012, come previsto inizialmente dal ministero», spiega Danti, «ma dobbiamo essere comunque pronti sostenere l'intero mondo toscano interessato, emittenti, enti locali e cittadini, dinanzi ad un passaggio che sarà epocale». Per la copertura finanziaria della legge è prevista la cifra complessiva di 1 milione e 50.000 euro per il 2011.
 
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Digitale terrestre, il passaggio a Sesto Fiorentino è previsto il 18 novembre

Conto alla rovescia per il passaggio al digitale terrestre. Il calendario stabilito con decreto ministeriale prevede che entro il 2012 le trasmissioni televisive in tutta Italia avvengano esclusivamente in tecnologia digitale. A Sesto Fiorentino lo “switch off” e il conseguente spegnimento del segnale analogico è previsto per venerdì 18 novembre. Quel giorno ci sarà l’assegnazione di nuove frequenze alle emittenti nazionali e locali: per continuare a ricevere il segnale televisivo non servirà né la parabola né il cavo - il digitale terrestre arriva infatti attraverso l’antenna di casa - ma sarà necessario dotarsi di un decoder o di un televisore con decoder integrato e sintonizzare nuovamente tutti i canali. Per evitare eventuali problemi di ricezione è utile anche verificare l’antenna e l’impianto di distribuzione domestico e condominiale del segnale. Ulteriori informazioni possono essere richieste al numero verde nazionale 800 022 000, attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20, esclusi festivi.
Per l’acquisto del decoder digitale è previsto infine un contributo statale di 50 euro a favore dei cittadini abbonati al servizio radiotelevisivo, a condizione che abbiano un’età pari o superiore a 65 anni entro il 31 dicembre 2011 e abbiano dichiarato un reddito pari o inferiore ai 10.000 euro. L’elenco dei  decoder ammessi a contributo statale e le modalità per usufruire dello sconto sono illustrate sul sito web dedicato.

 
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Passaggio al Digitale Terrestre. In Toscana lo switch off monitorato da una "sala operativa"

Il passaggio al Digitale Terrestre -avvenuto ad oggi in gran parte delle Regioni - continua a creare difficoltà e ad essere gestito spesso con pressappochismo. Non è un'attività banale: è dal DTT che passa poi la comunicazione digitale informativa territoriale per milioni di cittadini. Ecco perchè plaudo all'inziativa della Regione Toscana e dell'UNCEM Toscana sull'apertura di una sala operativa per gestire l'imminente passaggio al Digitale Terrestre (previsto in Toscana dal 7 al 23 novembre). La Sala sarà un vero e proprio ponte per informare in tempo reale sul passaggio al Digitale Terrestre. I Comuni potranno così comunicare ai propri cittadini le informazioni. La sala operativa sarà a disposizione anche della stampa e vedrà il coinvolgimento delle micro web tv. Questo mercoledì 26 ottobre alle ore 12 si terrà la conferenza stampa trasmessa online "a rete unificata" su UNCEM Toscana, su Altratv.tv e sulle micro web tv aderenti all'iniziativa.

 
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Sala operativa per il digitale terrestre a Firenze
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Digitale terrestre - Switch off a Sesto Fiorentino
Con l'arrivo del digitale terrestre, dal 18 novembre 2011 anche a Sesto Fiorentino il vecchio segnale tv si spegne per sempre.
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Switch off dietro l'angolo
tutto quello che c’è da sapere

In due ore duemila persone all’infopoint del ministero in piazza Annigoni. Gli anziani brancolano nel buio: “Ma è obbligatorio?”Parabole e registratori, canali e tv a schermo piatto

«Ma senta, questo switch off è proprio obbligatorio, non è che si può farne a meno? Insomma, io la televisione la vedo tanto bene così com’è». Del resto sul cartello appiccicato sotto quei tre schermi, i tecnici della Fondazione Bordoni hanno scritto «Attenti al buio. Tutta la tv passa al digitale». E la domanda di Antonietta, 75 anni, appena uscita dal mercato di Sant’Ambrogio, non è nemmeno una di quelle più «bislacche», dicono Sergio Pompei e Alessandro Valenti, ingegneri in telecomunicazione che da una settimana girano le piazze della Toscana per conto del ministero dello Sviluppo economico. Compito: fare sedute intensive di training al digitale terrestre per comuni mortali, informare i cittadini sul difficile “trasloco” a cui si appresta anche la nostra regione. «In due ore sono passate 2.000 persone», dicono i tecnici, «entro stasera ne arriveranno anche il doppio». Furgone dotato di antenna e un gazebo con depliant informativi, televisori, decoder e telecomandi per prove pratiche di addio all’era analogica. Poi, risposte alle mille domande e incertezze di chi, è sicuro, verrà inghiottito dallo switch off. Ecco una guida per salvarsi.
Decoder o tv
Non c’è scampo, le scelte sono due: o dotarsi di una tv di ultima generazione con decoder incorporato (un 19 pollici si può acquistare con 150 euro) o acquistare un decoder da collegare al vecchio caro tubo catodico. Attenzione:
per ogni televisore che c’è in casa serve un decoder e per la scatoletta magica i prezzi variano da 25 a 150 euro. A fare la differenza è soprattutto l’opportunità o meno di ricevere il segnale dei canali della pay tv. Se inoltre non avete una tv con presa scart dovrete acquistare anche un cavo di conversione.
Contributo anziani
Per gli over 65 con un reddito pari o inferiore a 10.000 euro lo Stato offre un contributo di 50 euro sull’acquisto di un decoder. Basta presentarsi con il codice fiscale alla cassa dei rivenditori. Si può scegliere fra oltre 100 modelli. Occhio, però: sono decoder con modem incorporato e in molti casi possono costare anche 100 euro. Quindi potrebbe convenire non usufruire dello sconto.
La tv a schermo piatto
Non tutte le tv di ultima generazione sono dotate di decoder incorporato. Chi possiede uno schermo piatto acquistato 4 o 5 anni fa potrebbe dover ricorrere al decoder tanto quanto i “giurassici” del tubo catodico. Per accertarsene, basterà controllare che le televisioni siano contrassegnate (sul retro o sul libretto delle istruzioni) dal bollino DGTVi o dalla sigla Dvb-t.
Il videoregistratore
Chi è un aficionado del vidoregistratore dovrà o comprare due decoder o uno che sia dotato di doppio sintonizzatore.
Antenna e antennisti
Non è necessario cambiare l’antenna a meno che non sia un ferro vecchio ormai irrecuperabile. Ma se già adesso alcuni canali si vedono con l’effetto friggitrice sappiate che il digitale non usa mezze misure: con lo switch off sarà buio totale. Quindi, dovrete rivolgervi a un antennista per un intervento di manutenzione. Per evitare speculazioni, la Regione ha stipulato un accordo con le categorie degli antennisti e un osservatorio sui prezzi per l’applicazione di un tariffario calmierato è stato aperto da Cna e Confcommercio Toscana.
Come sintonizzare i canali
Con il digitale si amplierà l’offerta, i canali si moltiplicheranno e sul telecomando troverete programmi con numeri fino a tre cifre. A un’unica condizione: dopo lo switch off sarà necessario sintonizzare di nuovo i canali. Cinque i passaggi: 1 - collegare il decoder alla tv; 2 - premere il tasto “menu” dal telecomando del decoder, selezionare “installazione” e confermare con “ok”; 3 - dall’elenco scegliere “numerazione canali automatica” (si avvia la sintonizzazione); 4 - terminare la procedura premendo “exit” o “menu”. Nei primi giorni successivi al passaggio potrebbe essere necessario ripetere la sintonizzazione più volte, a causa di un ingresso progressivo sulle frequenze di alcune emittenti locali.
Parabola e tv satellitare
Per chi ha un abbonamento alla tv satellitare non cambia nulla. Anzi, un decoder o un piattaforma satellitare potrebbero essere una soluzione per i dannati dei comuni montani o delle vallate che rischiano di venir tagliate fuori per l’assenza di ripetitori. Ma per la ricezione, è probabile che la parabola debba essere ricalibrata e girata in corrispondenza del segnale. Fra decoder, parabola e installazione si può arrivare a spendere 300 euro.
Info
Il camper della Fondazione Bordoni oggi sarà di nuovo a Firenze in piazza Bartali. Attivo anche il numero verde 800.022.000.
 
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view post Posted on 13/11/2011, 21:00
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Dal 7 al 30 novembre in Toscana, Umbria e Viterbo il segnale TV analogico si spengerà per sempre lasciando spazio al segnale digitale terrestre. Di seguito il calendario dello switch-off:
7-14 novembre 2011 - Lunigiana, Garfagnana, Abetone, Appennino Tosco-emiliano, Mugello, Casentino e parte della provincia di Arezzo
15 novembre 2011 - Piombino e Isola d'Elba
16 novembre 2011 - Versilia e parte della provincia di Lucca
17-18 novembre 2011 - Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Pisa, Prato, Firenze, Arezzo, Livorno, Siena e province
22 novembre 2011 - Grosseto, Viterbo e province
23-24 novembre 2011 - Perugia e provincia
29-30 novembre 2011 - Terni e provincia

Per maggiori informazioni www.decoder.comunicazioni.it
 
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view post Posted on 15/11/2011, 15:29
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Sesto Fiorentino passa al digitale terrestre venerdì 18 novembre 2011.
 
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CITAZIONE (carbonatoditallio @ 15/11/2011, 15:29) 
Sesto Fiorentino passa al digitale terrestre venerdì 18 novembre 2011.

Digitale terrestre, anche a Sesto Fiorentino lo "switch off" è il 18 novembre

Venerdì 18 novembre è previsto anche a Sesto Fiorentino il passaggio dal sistema di trasmissione analogico del segnale televisivo a quello in tecnica digitale. A partire da quella data, per continuare a ricevere il segnale televisivo sarà necessario dotarsi di un televisore di nuova generazione o applicare il decoder digitale al vecchio apparecchio (purché sia dotato di presa Scart). Per l'acquisto del decoder è previsto un contributo statale di 50 euro a favore dei cittadini abbonati al servizio radiotelevisivo, a condizione che abbiano compiuto i 65 anni al 31 dicembre 2011 e abbiano dichiarato un reddito pari o inferiore ai 10.000 euro. L'elenco dei decoder ammessi a contributo statale e le modalità per usufruire dello sconto sono illustrate sul sito web dedicato.
Il calendario stabilito con decreto ministeriale prevede che entro il 2012 le trasmissioni televisive in tutta Italia avvengano esclusivamente in tecnologia digitale.


Ulteriori informazioni possono essere richieste:


  • presso i Punti Digitali attivi nel Comune di Sesto Fiorentino: 1) Circolo GLI INCONTRI - MCL Via Gramsci, 703 (Quinto Basso ) aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Tel. 055/4489000; 2) Biblioteca Pubblica Ernesto Ragionieri Polo Culturale di Doccia, Piazza della Biblioteca, 4 - presso la postazione operatore Zona Tempo Libero e Multimedialità : dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00;

  •  telefonando al call center 055 055 (attivo dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00);

  • telefonando al numero verde 800.022.000 (attivo dal lunedì al sabato, escluso i giorni festivi, dalle 8.00 alle ore 20.00, domenica 20 novembre 2011 dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e venerdì 18 novembre dalle ore 8.00 alle ore 23.00).
Per approfondimenti è possibile consultare il sito della Regione Toscana
 
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view post Posted on 16/11/2011, 21:27
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Digitale terrestre al via
interessati 3 milioni di toscani

Giovedì e venerdì i giorni dello switch off. Fino ad ora sono stati 516 mila i cittadini già passati al nuovo sistema televisivo. In Lunigiana si partirà il 19 novembre

Sono già 516 mila i toscani che sono già passati al digitale terrestre., E' il dato comunicato dalla Sala operativa istituita dalla Regione Toscana e dall'Uncem che fornisce attività di supporto ai Comuni in ognuna delle fasi necessarie a ripristinare gli impianti che ripetono il segnale televisivo dove non arrivi direttamente la diffusione del segnalre irradiato dalle emittenti nazionali.
Switch off al via nella maggior parte della regione tra domani e dopodomani quando la popolazione interessata salirà a 3 milioni di cittadini.
Calendarizzato per il 19 novembre il passaggio al digitale terrestre in Lunigiana e nelle zone colpite dall'alluvione. Inizialmente previsto per il 7 novembre lo switch off è stato rimandato per permettere di superare l'emergenza. "Stiamo lavorando affinché si verifichino meno disagi possibili per le opopolazioni, ha detto il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, soprattutto quelle più anziane dei Comuni della Lunigiana interessati dall'alluvione". "E per questo, continua Giurlani, abbiamo mobilitato i Sindaci dei Comuni di Aulla, Bagnone, Comano, Zeri, Pontremoli che lavoreranno intensamente con la Sala Operativa".
Il direttore della sede regionale Rai Toscana Andrea Jengo ha informato che domani e dopodomani a Firenze, in via Martelli, sarà allestito un desk dedicato al passaggio al digitale terrestre al quale i cittadini, per l'intera giornata, potranno rivolgersi per chiedere informazioni e chiarimenti circa la nuova tecnologia di ricezione del segnale televisivo, proprio in concomitanza con lo switch-off che riguarderà l'intera area metropolitana del capoluogo di regione.
 
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view post Posted on 17/11/2011, 12:04
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Pronti con antenne e decoder
La tv digitale arriva all'alba

Più di tre milioni i toscani coinvolti in queste ore nel passaggio dalla televisione analogica a quella digitale

Quarantotto ore per sperare che lo schermo della propria televisione non resti al buio. Più di tre milioni i toscani coinvolti in queste ore nel passaggio dalla televisione analogica a quella digitale. Oggi tocca ai comuni della provincia di Massa Carrara, Siena, Valdarno e ultima parte di Lucca; venerdì a tutti i comuni — capoluoghi compresi — della provincia di Firenze, Prato, Pistoia, Livorno, Pisa e zone costiere centrale. Diversamente da qualche piccolo Comune rimasto ancora all'ombra dal segnale digitale (San Godenzo, Petrognano, Castagneto, Bagni di Lucca ed alcune frazioni del Mugello), non si dovrebbero riscontrare criticità nei capoluoghi. E sabato avverrà il passaggio al digitale in Lunigiana.
I fiorentini proveranno l'«ebbrezza» della prima sintonizzazione dei canali con il caffè mattutino. Perché l'obiettivo dei tecnici di Raiway è spegnere il segnale (analogico) ed accendere (quello digitale) dei ripetitori di monte Serra e monte Morello prima che sorga il sole. E comunque non più tardi delle 10 del mattino. È partito dunque il conto alla rovescia. E la corsa all'acquisto del decoder e all'adeguamento (eventuale) della propria antenna, elementi indispensabili per guardare in futuro la televisione. Grazie ad un accordo tra Regione Toscana, Cna e Confartigianato è possibile rivolgersi ad un antennista a prezzi «standard», sia per l'installazione del decoder (si parte dai 44 euro per l'intervento, 33 euro per le fasce protette e gli anziani), che per la verifica della ricezione del segnale della propria antenna. Basta chiamare il numero verde 800.022.000 ed il call center del ministero indirizzerà la richiesta al tecnico più vicino. La Regione ha inoltre previsto su tutto il territorio trecento «punti digitali».
Sei quelli allestiti a Firenze presso le sedi di: Accademia Aliprandi in via Ricasoli 22, Ireos in via de' Serragli 3, Associazione Italiana Cultura Sport sullo stradone di Rovezzano 33, Circolo Arci in viale Giannotti 13, Anelli Mancanti in via Palazzuolo, Ancescao in Lungarno Aldo Moro 12. Qui è possibile richiedere informazioni e ottenere consigli pratici. Ad esempio: gli anziani con più di 65 anni ed i cittadini con un reddito pari o inferiore a 10.000 euro (ed in regola con l'abbonamento Rai) hanno diritto ad un contributo statale di 50 euro per l'acquisto di un decoder. Se la scelta dell'apparecchio può indurre in difficoltà (almeno una ventina i modelli in circolazione e gli esperti invitano a non tenere conto solo del prezzo più basso), l'utilizzo di questo addirittura intimorisce. Per questo motivo sulle brochure distribuite dalla Fondazione Ugo Bordoni sono posti in evidenza i passi per la sintonizzazione dei canali, ovvero: collegamento dell'apparecchio al televisore mediante presa scart, conferma dell'installazione, ricerca dei canali, scelta della «numerazione automatica dei canali». Questi i passaggi fondamentali, ma che potrebbero non bastare: «Nell'eventualità non si vedano tutti i canali nazionali occorrerà orientare l'antenna verso la giusta frequenza — avvertono dalla sala operativa dell'Uncem, dove da un paio di settimane si monitora l'iter dello switch off in tutta le regione — In alcuni bisogna rimuovere i filtri dall'amplificatore, in passato utili a difendere la propria frequenza dall'interferenza delle altre». Dopo il rinvio a causa dell'alluvione, è stata fissata la data per il passaggio al digitale terrestre anche per i comuni della Lunigiana: switch off il 19 novembre.
 
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view post Posted on 18/11/2011, 10:35
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Il segnale analogico se n'è definitivamente andato, dopo 23anni che mi faceva compagnia...ora è arrivato il digitale ma ancora non si vede niente, la tv è di là che sta cercando di sintonizzarsi.
 
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21 replies since 1/2/2011, 16:54   1693 views
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